Customer story

Un caffè con...Antonio Izzo (Seieffe Industrie, Italia)

Scopri cosa ci ha raccontato Antonio Izzo – Amministratore Unico di Seieffe Industrie, sulla sua esperienza in azienda, la sua visione orientata al marketing e la strategia di vendita implementata.

Su Seieffe Industrie

Seieffe Industrie, è una realtà industriale operante nella produzione degli agglomerati di quarzo-resina utilizzando la tecnologia Bretonstone®, il suo materiale è conosciuto con il marchio OKITE. L’azienda è sita in uno dei luoghi storici e paesaggistici più belli della Campania, la Valle Caudina, ricompresa tra due parchi naturali e teatro della famosa battaglia tra romani e sanniti “Le Forche Caudine”.

È una delle aziende della famiglia Izzo ed ha una tradizione industriale di oltre 60 anni, iniziata con il capostipite Luigi Izzo la cui storia imprenditoriale è caratterizzata da scelte vincenti perseguite con entusiasmo e determinazione.

La vocazione per l’innovazione, la cura del design e la costante ricerca nel campo delle materie prime, hanno portato l’azienda ad ampliare nel corso degli anni il proprio core business. Nata come azienda dedita alla realizzazione di prodotti cementizi e di prefabbricati – sia nel settore pubblico che privato, a inizio anni 2000 ha deciso di diversificare la produzione e di entrare nel mondo delle superfici di quarzo.

Oggi Seieffe è un solido gruppo industriale guidato da Antonio Izzo e opera in diversi settori: costruzioni edili, prefabbricati e produzione di superfici di quarzo per arredo di qualità. Tutte le aziende facenti parti del gruppo sono gestite dalla famiglia Izzo.

Dalle costruzioni al quarzo

Il percorso imprenditoriale di Antonio Izzo è segnato da scelte strategiche ponderate e vincenti. Approdato nel business cementizio quando era molto giovane, ha condotto l’azienda verso una crescita costante, portandola ad eccellere in tutti i settori.

Della sua esperienza lavorativa racconta “La crisi del settore edilizio sia pubblico che privato dei primi degli anni 90 ci spinse a immaginare un business alternativo, che ci permettesse di produrre in Italia e di esportare all’estero, avere come riferimento il mercato globale.

Inizialmente, ci eravamo avvicinati al mondo ceramico, nella fattispecie al gres porcellanato, ma essendo distanti da uno dei distretti industriali più competitivi al mondo presto lasciammo da parte questa idea.
Fu proprio in questo momento che ci avvicinammo a Breton e al mondo della pietra composita. Costituimmo una nuova società con il nome SEIEFFE (Sei Fratelli) con amministratore Antonio Izzo.

Realizzammo due linee di produzione:
1. Bretonstone Lastre
2. Terastone mattonelle

Sebbene ritenessimo, in un primo momento che il Terastone potesse affiancare il mercato prodotto ceramico, ci siamo presto resi conto che avremmo dovuto focalizzarci sulla produzione di lastre in quarzo resina.

L'importanza del marketing e della comunicazione

Il dott. Izzo ricorda gli anni antecedenti alla messa in moto dell’impianto come determinanti per lo studio del mercato di riferimento e la definizione della strategia di marketing e aggiunge “Mentre gli impianti venivano installati nella nostra sede produttiva, abbiamo deciso di studiare nel dettaglio il mercato della pietra composita. Abbiamo investito moltissimo in marketing e comunicazione, promuovendo il prodotto e partecipando alle più importanti fiere del settore.

Correvano gli anni 98-99 e abbiamo assistito a una delle più grosse trasformazioni dell’industria delle lastre di agglomerato quarzo/resina: il suo utilizzo come parte dell’arredo residenziale, principalmente piani da cucina e bagno, a sostituzione della pietra naturale.

Oltre al mercato italiano, i due mercati su cui ci focalizzammo inizialmente furono gli USA e il Medio Oriente, da subito sono arrivate molte soddisfazioni, sia a livello di capacità produttiva che di fatturato.
Più il mercato cresceva, più si avvicinavano grandi colossi, Dupont, Samsung e LG per citarne solo alcuni, e gradualmente il quarzo/resina ha iniziato a prendere il posto del prodotto naturale, diventando così il prodotto preferito per i ripiani delle cucine e dei bagni.


Come portare a bordo le marmerie?

Il successo del prodotto agglomerato quarzo/resina era indiscusso a inizio 2000 nonostante ciò, il Sig. Izzo rammenta “i marmisti erano restii a lavorarlo, continuando a preferire la pietra naturale. Come noi, tutti gli altri produttori di lastre hanno dovuto affrontare questo problema. Alcuni hanno optato per l’apertura di fabshop proprietari mentre noi abbiamo preso una decisione controcorrente per quanto riguarda il mercato italiano: abbiamo messo in esposizione il nostro materiale direttamente negli showroom di arredo.


L’obiettivo era di infondere nei consumatori finali il desiderio di mettere nella propria abitazione il ripiano in quarzo resina e scaturire così una reazione a catena sui laboratori di lavorazione.

È stata una scelta vincente. Presto i marmisti hanno realizzato che avrebbero potuto usare le stesse macchine dedicate alla pietra naturale ottenendo un maggior margine e senza faticare nella ricerca dei clienti – dal momento che l’attività di promozione, di marketing e pubblicitaria veniva fatto da noi.
Non c’è voluto molto tempo a creare una rete di marmerie fidate alle quali indirizzare i clienti interessati al prodotto.


OKITE, il piano cucina

In Italia, Seieffe ha investito molto nel marchio e, ancora oggi, per molti consumatori Okite è la prima richiesta, il marchio più riconosciuto.

È stato coniato un messaggio semplice e diretto – Okite, il piano cucinache abbinato a una strategia di comunicazione capillare in televisione, nei giornali nazionali e di settore e ad una fitta rete di vendita in tutta Italia, ha portato l’azienda ad essere riconosciuta come punto di riferimento nel settore.

Il dott. Izzo ha aggiunto “ancora oggi, dopo 20 anni, il nome Okite attrae. Il marchio è forte e il quarzo sul mercato italiano continua ad essere Okite. Sono molto soddisfatto di questa cosa. In passato, è capitato svariate volte che falsificassero la certificazione del nostro prodotto, abbiamo dovuto richiedere il rispetto dei ns diritti, sollecitandoci a trasformare la classica certificazione cartacea in una card digitale che potesse essere rilasciata esclusivamente da noi.

Abbiamo sempre ritenuto fondamentale valorizzare la qualità del nostro prodotto rispetto ad altri prodotti di quarzo nel mercato – anche per poter giustificare un costo talvolta più alto. A tale proposito, abbiamo rifiutato alcune commesse quando ci veniva chiesto di rimuovere il marchio Okite dalle lastre. Il marchio Okite è garanzia di qualità, serietà aziendale e pertanto, deve essere sempre evidente sui nostri prodotti.


Un nuovo inizio assieme a un partner storico: Breton

Dopo una parentesi politica del dott. Izzo, che l’ha impegnato nel territorio per circa una decina d’anni, impedendogli di seguire nel dettaglio i movimenti del mercato del quarzo, Seieffe è ora rientrata appieno nel settore.

Di questo periodo il dott. Izzo ricorda “Abbiamo perso qualche anno, a causa della mia attività politica, ma ora con l’aiuto dei miei figli Luigi e Marcello e con un rinnovata e motivata squadra di collaboratori abbiamo potenziato gli impianti, in totale tre linee di produzione Okite, ampliando la proposta commerciale con una seducente gamma di prodotti.
Abbiamo messo a punto una nostra tecnologia per produrre i prodotti venati, con il dipartimento di Ricerca & Sviluppo abbiamo studiato come meglio manipolare la materia, possediamo un nostro know-how per la realizzazione di impianti specifici al risultato.

Sono particolarmente orgoglioso del livello di tecnologia che padroneggiamo, abbiamo unito la nostra idea di tecnologia con quella di Breton raggiungendo un ottimo risultato. Abbiamo lavorato su un impianto pilota ed oggi siamo a capacità produttiva piena.
Il rapporto con Breton è stato essenziale per la nostra crescita, è un’ottima azienda gestita con molta dedizione e passione dalla famiglia Toncelli, è un’azienda e che è sempre stata presente anche nei momenti difficili.”

Il futuro del mercato del quarzo

“Oggi, in Seieffe siamo in una fase di passaggio generazionale. Da tempo hanno iniziato ad entrare i giovani e stanno portando una ventata di freschezza, entusiasmo, energia ed esperienza.

Stiamo vivendo un momento particolare, perché il mercato è in contrazione a causa del Covid e immaginiamo che la “nuova normalità” ci obbligherà a trovare dei modi alternativi di approccio al mercato.
Dobbiamo continuare a migliorarci e perfezionare il prodotto, dando maggiore servizio al cliente e a chi ci preferisce.

Attualmente, sono due le sfide principali che stiamo fronteggiando: stare al passo con l’evoluzione tecnologica e garantire elevati livelli di sicurezza internamente all’azienda. Per quanto riguarda la tecnologia, tanti sono stati gli sforzi fatti negli ultimi decenni ed è ora possibile realizzare lastre di dimensioni giganti, di spessori extra sottili e con effetti estetici fino a pochi anni fa inimmaginabili. Questo ci permette di ampliare sensibilmente le applicazioni dei nostri prodotti, aumentandone la popolarità.

Per quanto riguarda la sicurezza, invece, siamo coscienti che la silice cristallina sia un problema serio. Venendo anche dal business minerario abbiamo avuto sempre una particolare sensibilità a questa tematica ed è servito in SEIEFFE a perfezionare le misure di controllo al fine di ridurre il rischio al di sotto dei livelli stabiliti dalla legge.

Il bioquarzo industrializzato da Breton è una valida soluzione, bisognerà fare una importante campagna di informazione affinché il marmista comprenda i maggiori livelli di sicurezza per sé e suoi lavoratori.

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